BREVE DESCRIZIONE
Dall'autrice di "Persepolis", un piccolo capolavoro sulla memoria di un Paese in equilibrio precario tra modernità e tradizione. Iran, 1958. Nasser Ali è un famoso musicista ma quando la moglie Nahid, durante un litigio, gli rompe il suo tar, dopo aver tentato inutilmente di trovarne un altro Nasser si chiude in camera e decide di lasciarsi morire, rifiutando il cibo e aspettando la fine. In queste condizioni, attraverso i suoi ricordi veniamo a sapere che Nasser non ha mai amato Nahid ma l'ha sposata per ripiego quando il matrimonio con Irane, la donna di cui era innamorato, è stato proibito dal padre di lei. La rinuncia all'amore, così come alla vita, è l'unica risposta possibile da parte di Nasser, e diventa tema simbolo di un graphic novel struggente.